Lavoro per voce recitante, coro, danza ed ensemble strumentale, presentato per la prima volta in versione integrale, intorno alle aspirazioni e le difficoltà di un giovane, nato settimino, dalla complessa sessualità. Con un testo ripensato da Dacia Maraini per questa nuova versione. Un percorso di vita tormentato, un ritratto di un ballerino e della sua diversità.
operina monodanza in un atto di notte di Sylvano Bussotti* (1974)
poema (1974, rev. 2024*) di Dacia Maraini e testi aggiunti di Sylvano Bussotti
*prima rappresentazione assoluta in forma teatrale
Introduzione allo spettacolo a cura di Alessandro Mastropietro, con Dacia Maraini, Marcello Panni e Rocco Quaglia
Manuela Kustermann voce recitante
Carlo Massari C&C Company danza e coreografia
Evo Ensemble
Virginia Guidi, Teresa Varelli soprano I, Veronica Bartolomei soprano II, Federica De Angelis soprano III, Cinzia D'Anella contralto I, Vittoria De Vincentiis contralto II, Virginia Guidi contralto III, Abel Bonsignori tenore I, Edoardo De Vincentiis tenore II, Emanuele Gizzi tenore III, Alessandro Cavazzani baritono I, Niccolò Panigutti baritono II, Alessio Neri basso
Roma Sinfonietta
Vincenzo Bolognese violino, Diego Di Paolo contrabbasso, Luca Cipriano clarinetto, Andrea Corsi fagotto, Andrea Di Mario tromba, Eugenio Renzetti trombone, Antonello Maio pianoforte, Aurelio Scudetti percussioni
Marcello Panni direttore
Filmati e proiezioni da Sylvano Bussotti, RARA (film) (1968/1970) nell’edizione restaurata dalla Cineteca Nazionale di Bologna
Compositore, scenografo, costumista, pittore, direttore artistico di vari teatri italiani come la Fenice di Venezia, il Festival Puccini di Torre del Lago, la Biennale Musica, Sylvano Bussotti ha scritto numerose opere liriche, balletti, pagine orchestrali e una ricca produzione di musica da camera e solistica. Tra le opere ricordiamo Passion selon Sade (Genova, Carlo Felice) Lorenzaccio (Venezia, la Fenice) Rara Requiem (Parigi, Journèes Bussotti) Cristallo di Rocca (Milano, Scala) Bergkristall e Racine (Opera di Roma).
Innovativo nella musica, inventivo nella scrittura e nella pittura, che lo pone tra i più originali talenti del ‘900 italiano, si ricordano ancora le sue numerose messe in scena come regista, costumista e scenografo di opere di Verdi e Puccini (oltre alle sue stesse opere) all’Arena di Verona, alla Scala, a Roma, Genova, Palermo. A tre anni esatti dalla sua scomparsa, Nuova Consonanza intende ricordare questo grande e multiforme artista con la prima rappresentazione assoluta di una sua opera da camera del 1974, SyroSadunSettimino, ancora ineseguita e dimenticata, dopo la presentazione cinquant’anni fa in forma di concerto al Festival di Royan del 1974, con la voce recitante di Bussotti stesso.
Il poema di Dacia Maraini del 1969, da lei rivisto per questa esecuzione nel 2023, forma la struttura dell’opera e ha come soggetto un tema scabroso per l’epoca e per i gusti del pubblico: un ragazzo che nasce settimino e vuole diventare ballerino. Le sue difficoltà però nascono dall’ambiguità della sua sessualità, che oggi si direbbe fluida, e oscilla tra maschio e femmina nel corso del poemetto con accenti abbastanza crudi. Nel corso della sua difficile adolescenza egli deve superare ostacoli familiari e pregiudizi sociali per realizzarsi.
L’operina alterna con grande originalità testo, balletto, cori a cappella e una parte strumentale per una piccola orchestra di sette strumenti gli stessi dell’Histoire du Soldat di Stravinskij, con l’aggiunta di una grande parte per pianoforte che è anche secondo percussionista. Per la novità del progetto e la scabrosità dell’argomento, questa operina non trovò posto sulle scene di nessun teatro italiano e il cammino di Bussotti andò in altre direzioni. Solo quattro brani per 12 voci a cappella con il titolo Sadun furono riusati come base per un Ballet blanc al Maggio Musicale Fiorentino del 1976.
A cinquant’anni esatti da quella prima in forma di concerto al festival di Royan, SyroSadunSettimino viene ricreato al Festival di Nuova Consonanza, diretto oggi come allora da Marcello Panni, amico e interprete accreditato di altre prime assolute di Bussotti (Bergkristall all’Opera di Roma, Cristallo di Rocca alla Scala, Passion selon Sade a Genova). Questo avvenimento è arricchito dalla presentazione di Dacia Maraini, dall’attrice Manuela Kustermann, anche lei amica storica di Bussotti, come voce narrante e da un balletto monodanza creato e interpretato dal giovane coreografo Carlo Massari.
In collaborazione con C&C Company, La Fabbrica dell’Attore - Teatro Vascello, Cineteca di Bologna
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