Testo e regia Idalberto Fei
Musica e direzione Domenico Turi
Carolina Zaccarini attrice
Imago Sonora Ensemble
Luca Cipriano clarinetti, Paolo Andriotti violoncello, Andi Zeka fisarmonica
Burattini di Maria Giulia Barberini (con Giovanna Mandillo e Gabriella Tomassetti)
Oggetti di scena a cura di Vito De Simone, Lorenzo Fei, Chiara Mennonna
Raccontiamo un sogno.
È il sogno di Tito, un ragazzino che dopo una notte di grande festa si addormenta abbracciato al suo Gatto. Sogna un Cavaliere che lo viene a prendere con una grande biga e per valli deserti montagne città lo porta Lino al mare. Con un gesto magico trasforma il cocchio in conchiglia trainata da delfini e sparisce.
Tito e il Gatto salpano sulla favolosa imbarcazione, un viaggio sereno per lunghe ore. Ma poi si scatena la tempesta, tremenda è la furia delle acque, grande lo spavento, finché le Onde parlano, placano i flutti ed il cuore dei nostri naviganti, insegnano a superare la paura del mare, quindi la paura della morte e quella, ancora più grande, della vita. Dicono: ricorda che ogni uomo è come un’onda, dura un istante. Ma è anche acqua dell’Oceano, eterna. Arrivato sull’Isola che lo eleggerà̀ suo sovrano, Tito avrà compiuto il suo viaggio iniziatico e da ragazzino sarà diventato Re di sé stesso, vale a dire un uomo.
E questo sogno noi proveremo a raccontarlo con l’aiuto di un attore, di tre musicisti e dei burattini, per far sognare i bambini di ogni età, più numerosi di quanto non si voglia far credere.
“Onde" è un omaggio al compositore americano John Cage, un omaggio alle varie tecniche ed espedienti della sua poetica, dall’alea al collage, dalla performance alla citazione, il tutto intrecciato da spunti motivici tratti dalla sua Suite for toy piano.
Presentato all’American Academy di Roma nel corso del 49° Festival di Nuova Consonanza, lo spettacolo vuole far conoscere ai giovanissimi la musica sperimentale contemporanea. Lo spettacolo è tratto dal racconto L’Onda e il Delfino pubblicato nel libro Cavalli che correte in Piazza quando è estate di Idalberto Fei ed Emilio Ravel, introduzioni di Andrea Camilleri e Giorgio Pressburger, immagini di Antonella Cappuccio, ed. EmmeBi Firenze.
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