azione musicale per attori, ensemble, elettronica e proiezioni
Johann Sebastian Bach (1685-1750) |
Sarabanda dalla Partita in La minore BWV 827 (1727) |
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per pianoforte |
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Francesco La Licata (1957) |
La religione del mio tempo (2022) |
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quattordici stanze per recitante, 6 attori, chitarra elettrica ed elettronica |
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Stanze I e II |
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Valentino Corvino (1970) |
Cadenza, per violino ed elettronica (2022) |
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Francesco La Licata |
Stanze III, IV |
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Valentino Corvino |
Una coltre di primule (2022) |
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per voce recitante, elettronica e video proiezioni |
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Francesco La Licata |
Stanze V, VI |
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Nicola Evangelisti (1964) |
Hierophonia (2022) per flauto basso ed elettronica |
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Francesco La Licata |
Stanze VII, VIII |
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Sylvano Bussotti (1931-2021) |
Musica per amici (1957/71) |
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frammenti al pianoforte per danza di carattere |
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Francesco La Licata |
Stanze IX, X |
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Franco Venturini (1977) |
Pas (2022) per clarinetto contrabasso |
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[prima esecuzione della nuova versione] |
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Francesco La Licata |
Stanze XI, XII |
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Valentino Corvino |
Un po’ di pace (2022) |
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per voce recitante, elettronica e video proiezioni |
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Francesco La Licata |
Stanze XIII, XIV |
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Johann Sebastian Bach |
Adagio dalla Sonata BWV 1001 (1720) versione per pianoforte |
Matteo Alì voce e testi
Elide Blind e Simone Tacconelli video-arte
Nicola Evangelisti regia del suono
Francesco La Licata direttore
Ludovica Bonfante, Alessandro Casiglia, Alessia Mularoni, Alfredo Pellecchia, Tommaso Pioli, Serena Rizzi ensemble di attori
FontanaMIX ensemble
Lavinia Guillari flauto basso, Valentino Corvino violino, Walter Zanetti chitarra e chitarra elettrica, Stefano Malferrari pianoforte
con la partecipazione di Paolo Ravaglia clarinetto contrabasso
La musica assolve una funzione estetica, al limite ‘estetizzante’. La Passione secondo Matteo di Bach, al momento della rissa di Accattone, ha innanzitutto questa funzione estetica. Si produce una sorta di contaminazione tra la bruttezza, la violenza della situazione, e il sublime musicale. Ma simultaneamente svolge una funzione didattica. Si indirizza allo spettatore e lo mette in guardia, gli fa capire che non si trova di fronte a una zuffa di stile neorealista, folcloristica, ma dinanzi a una lotta epica che sfocia nel sacro, nel ‘religioso’. (Pier Paolo Pasolini)
Ierofania è un’opera multimediale che l’ensemble FontanaMIX dedica al centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini: un affresco sonoro e visivo creato a più mani da quattro compositori (Valentino Corvino, Nicola Evangelisti, Francesco La Licata, e Franco Venturini), i videomakers Elide Blind e Simone Tacconelli, insieme agli attori della Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna.
Ierofania, che nasce da un’idea del poeta Davide Rondoni, non è la messa in scena (o in musica) di opere di Pasolini, piuttosto una sorta di oratorio con diversi livelli espressivi, sonori, visuali e testuali, che si intrecciano e interagiscono gli uni con gli altri, per creare una memoria sensoriale dell’opera dello scrittore e cineasta friulano.
L’aspetto narrativo è stato reso possibile grazie al workshop realizzato dai compositori insieme agli attori della Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna, attraverso l’intreccio testuale di frammenti poetici di Pasolini e con altri tratti da La Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach, una delle musiche più amate dallo stesso Pasolini.
Simultaneamente, sono stati sviluppati dei contributi visivi, curati dai video-artisti Elide Blind e Simone Tacconelli, in cui gli attori hanno riprodotto alcuni fotogrammi tratti dalle opere cinematografiche di Pasolini. Sono pertanto tre i diversi livelli di lettura dell’opera di Pier Paolo Pasolini: il testo recitato, il testo proiettato e la parola di Pasolini che diventa suono nelle stesse composizioni strumentali.
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