György Ligeti (1923-2006) Compositore ungherese naturalizzato austriaco, intraprende gli studi musicali sotto la direzione di F. Farkas presso il Conservatorio di Budapest (1949); in seguito insegna armonia e contrappunto nella stessa accademia fino al 1956, anno in cui si trasferisce a Vienna per sfuggire alla repressione della rivolta ungherese. La collaborazione con K. Stockhausen presso la West Deutsche Rundfunk di Colonia (1958) e la frequentazione dei corsi estivi a Darmstadt (1959-72) coincidono con un allontanamento dalle iniziali influenze del folklore ungherese in direzione di una musica più vicina all’avanguardia e alla sperimentazione. In questo periodo nascono Atmosphères (1961), Requiem (1963-65) e Lux aeterna (1966). Dal 1973 al 1989 insegna composizione ad Amburgo, componendo opere quali Melodien (1971) per orchestra, l’opera Le grand macabre (1974-77). I nonsense Madrigals (1993) per sei voci maschili, il Concerto di Amburgo (1998-99, rivisto nel 2003) per corno e orchestra da camera e il ciclo di canzoni Síppal, dobbal, nádihegedüvel (2000) concludono il catalogo di uno dei più importanti compositori contemporanei, insignito del premio Kyoto per le arti e la filosofia nel 2001 e del Polar music price nel 2004. |