Trio Mythos
Giuliano Cavaliere violino, Rina You violoncello, Marios Panteliadis pianoforte
Franco Margola (1908-1992) |
Trio in la (1934-35) |
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I. Allegro vibrato e veemente – II. Molto sostenuto e vibrato – III. Vigoroso con fuoco |
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Federico Gon (1982) |
Trio n. 2 “Three Horror Landscapes”* (2023) |
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I. Burnstow – II. Karnstein – III. Dunwich |
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Leanna Ciciriello (1987) |
L’invisibile è dell’Anima* (2023) |
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Younghi Pagh-Paan (1945) |
Silbersaiten I (2002) |
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Dmitrij Sostakovič (1906-1975) |
Trio n. 2 in mi minore, op. 67 (1944) |
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I .Andante – II. Allego con brio – III. Largo – IV. Allegretto |
* prima esecuzione assoluta
Formazione dedita alla valorizzazione del repertorio del Novecento storico e attuale, il Trio Mythos accosta due lavori di Sostakovič e Margola, realizzati nella prima metà dello scorso secolo, a tre pagine di recentissima composizione, di cui due prime esecuzioni assolute.
Il Trio in la di Franco Margola fu composto all’indomani dell’incontro con Alfredo Casella, un evento che influì profondamente sullo sviluppo personalità del giovane compositore. Il lavoro, molto apprezzato da Casella, tanto da essere inserito nel repertorio del celebre Trio Italiano (Casella-Bonucci-Poltronieri), valse all’autore il Premio Rispoli di Napoli e fu presentato al IV Festival Internazionale di Venezia nel 1936. È caratterizzato dal dramma e dall’oscurità, con momenti di grande espressione ma anche di fuggente e volitiva brillantezza.
Dmitrij S̆ostakovič compose il Trio n. 2 op. 67 nel 1944, dedicandolo alla memoria di Ivan Sollertinskij, critico, musicologo e suo grande amico recentemente scomparso. Dal taglio solo apparentemente tradizionale, il lavoro alterna episodi contrastanti, i quali evolvono in organizzazioni formali inconsuete aprendosi al contempo a sonorità inaspettate.
Un linguaggio chiaramente ben diverso connota le altre composizioni in programma, composte nei primi anni del XXI secolo. È stata la lettura di una poesia di Gottfried Keller ad ispirare Younghi Pagh-Paan per la composizione di Silbersaiten. L’autrice si sofferma e traspone nei suoni l’immagine della “corda d’argento”, che per il poeta simboleggia un incontro che nel tempo continua a risuonare nel cuore dell’innamorato.
Punto di partenza per Leanna Ciciriello è il concetto stesso di anima: «Anima deriva da anemos, che significa “vento” e allude a qualcosa di incredibilmente sottile, penetrante, un vento che taglia e muove se stesso e altro. Sfera ineffabile, inafferrabile, eppure impossibile da negare. L'invisibile è dell'Anima esplora il conflitto interiore dei sentimenti umani che si ripercuotono su un corpo (L. Ciciriello).
Il Trio n. 2 “Three Horror Landscapes” di Federico Gon, come spiegato dal compositore, «nasce come omaggio musicale a tre grandissimi maestri anglosassoni della letteratura del soprannaturale, M.R. James, J.S. Le Fanu e H.P. Lovecraft. I paesaggi a cui si fa riferimento nel titolo sono infatti tre diversi ambienti nei quali si svolgono alcune tra le più note e riuscite novelle dell’orrore dei suddetti. […] Ed è proprio l'idea che gli ambienti possano essere essi stessi un personaggio nella drammaturgia di queste vicende il filo conduttore dei tre movimenti, mimesi spaziale-sonora ottenuta cercando di utilizzare degli espedienti tanto espressivi quanto formali, costruttivi ed anche intertestuali».
In collaborazione con il Comune di Trevigano Romano e Trevignano Proms
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