Descrizione
Presentazione del CD Fly. Electronic Music for Accordion di Germano Scurti (Stradivarius, 2024)
Partecipano: Germano Scurti e Alessandro Sbordoni
La fisarmonica è uno strumento giovane. Proprio per questo credo che si presti quasi naturalmente o per meglio dire vocazionalmente alla sperimentazione. Allo stesso tempo, la sua collocazione nell’immaginario generalizzato, la sua ampia diffusione nelle culture popolari e folkloriche, ne fanno anche uno strumento “familiare”, “domestico”. Ecco, questa combinazione tra “familiarità” e sperimentazione è il motivo ispiratore dell’intero progetto “Fly. Electronic Music for Accordion”. Opere inedite per fisarmonica ed elettronica volte alla valorizzazione appunto della suddetta duplicità: il sentimento della familiarità e l’attivazione perturbante dell’inedito. Ho coinvolto per questo alcuni tra i compositori italiani, da me tra i più stimati, con i quali dar luogo a una relazione creativa che potesse portare allo sviluppo di opere particolarmente significative per questo organico. Almeno nelle mie ambizioni e intenzioni. Quale che sia il risultato non sta a me dirlo. Rimane il fatto che quando nasce una nuova opera, soprattutto a fronte di una qualche autorevolezza compositiva, ci troviamo sempre di fronte a un evento, all’apertura di un mondo, che per quanto spaesante, o forse proprio per questo, si rivela in grado di metterci in relazione con noi stessi e con la contemporaneità che abitiamo. Oltre questo, anche la scelta di alternare le opere elettroacustiche con “piccoli” brani (in termini di durata) tratti dalla letteratura storica, classica, a cui apparteniamo, è volta a sollecitare appunto la coesistenza tra familiarità e sperimentazione. Un brano di “semplice” ascolto, “familiare”, come fosse un preludio o postludio, allo scopo di “ripulire” l’orecchio, in qualche modo per predisporlo ad un ascolto, quello elettroacustico, complesso e ricco di informazioni inaudite, non “familiari”. Frammenti di storia dunque che intervengono nel ritmo dell’ascolto, ipotizzandolo lineare, quasi come i ricordi che assalgono la memoria involontaria, per provare a sperimentare una esperienza che fa della relazione tra la rimembranza e il nuovo una possibile compiutezza. Il disco è impreziosito dal visual concept di Emanuela Barbi e da un ampio contributo critico di Gianluigi Mattietti.
Germano Scurti
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Informazioni
19/12/2024 - ore 19 Mattatoio La Pelanda piazza Orazio Giustiniani 4
COME ARRIVARE Metro B Piramide Autobus 280, 23, 30, 3, 170, 718, 719, 775 area di parcheggio per i mezzi privati
ingresso libero
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