Fabio Massimo Iaquone Videoartista, Filmmaker sperimentale, opera nella scena artistica internazionale dagli anni 80 a oggi. Tra i pionieri dell’intermedialità e dell’applicazione della videoarte nell’ambito del teatro, ha sempre sperimentato linguaggi e tecniche innovative associate all’immagine elettronica. I suoi lavori possono assumere forme diverse, a seconda se sono integrati a performance dal vivo, sotto forma di installazioni su uno o più schermi, o se sono opere “monocanale” pensate per uno schermo televisivo. In uno dei suoi primi lavori, ATOM SFERA,1988, le mani di un performer interagivano con un campo magnetico generando segnali elettronici visualizzati su uno schermo televisivo. Lo stesso processo fu rielaborato dodici anni dopo in ZOO concerto per peli e respiro (Volterra Festival, Palazzo delle Esposizioni-Roma, La Biennale di Venezia, Temps d’images, Giardini della Biennale/Padiglione Italia-Museo Nazionale, Alfandega di Porto, 1999/2002). Un altro suo lavoro (Verves Sulla Leggerezza,1990), racconta di frammenti di velo che, animati nello spazio, vivono una struggente storia d’amore. Il video è stato parte dello spettacolo RELATIVE LIGHTS di R. Wilson (Maubeuge, Francia - Valencia, Spagna - Romaeuropa, Italia, 2000/2001). È nel teatro che Iaquone ha voluto sperimentare il rapporto tra le sue creazioni e un pubblico di spettatori, decontestualizzando la videoarte dai suoi luoghi “privilegiati”. Il suo Macbeth di W. Shakespeare (Teatro Agorà, Roma 1992), con straordinari effetti visivi e sonori figura tra i primi esempi elettronici di immagine video (mapping) e suono “spazializzati”. I suoi studi di formazione umanistica (lingue e letterature straniere contemporanee), affiancati dal “Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma”, gli hanno permesso di muoversi con disinvoltura all’estero confrontandosi con autori internazionali e conseguendo ulteriori specializzazioni come regista di video e computer grafica. Rimangono significative le collaborazioni con G. Barberio Corsetti, R. Pais, R. Wilson, L. Dalla, A. Arias, A. Ruggiero, A. Gingras, L. Mariani, P. Ribeiro, K. e M. Labèque e V. Mullova, L. Muscato, C. Taraborrelli. |