|
Chai Found Music Workshop
|
Descrizione
Chai Found Music Workshop **prima esecuzione italiana L’idea alla base delle attività del Chai Found Music Workshop (CFMW) è la diffusione della musica tradizionale di Taiwan perseguita insieme alla sua evoluzione nell’ambito della ricerca contemporanea operata su strumenti tradizionali. Il programma comprende musiche per strumenti tradizionali orientali scritte negli ultimi anni da alcuni dei più importanti compositori d’oggi del panorama asiatico e internazionale. Spesso formatisi in Europa, le loro esperienze compositive delineano un modo nuovo di integrare la millenaria cultura orientale con le ricerche dell’avanguardia occidentale. Il concerto costituisce l’evento conclusivo di un workshop tenuto dal compositore Hwang-Long Pan e dedicato agli strumenti musicali tradizionali orientali e alle modalità esecutive a essi collegate.
Decano dei compositori taiwanesi e didatta, Hwang-Long Pan ha vissuto un periodo di formazione in Europa che gli ha permesso di acquisire una scrittura ricca di rifrazioni culturali differenziate. Infatti, pur facendo ampio uso delle tecniche e del vocabolario delle avanguardie europee, la musica di Pan è spesso ispirata a concetti mitologici e filosofici della tradizione cinese. I cicli di composizioni Yin-Yang (1992–5) e Wuxing shengke (1979–86), ad esempio, sono basati sulla filosofia cinese dei mutamenti in cui tutte le componenti del cosmo sono in costante divenire. Uno dei tre brani in programma, Labyrinth-Promenade (1992/1997), è composto da ventisei segmenti disposti in ordine alfabetico. L’esecutore è libero di scegliere uno dei seguenti metodi di organizzazione del materiale musicale: disposizione dell’ordine prima dell’esecuzione in base alla scelta personale; disposizione secondo l’ordine delle lettere riscontrato in parole di una breve poesia o di un articolo di giornale o di una rivista; improvvisazione durante la performance. Originariamente concepiti per essere eseguiti da uno strumento solista, i ventisei segmenti musicali possono divenire la base per combinazioni di strumenti a organico variabile. An Exuberance of Blossoms Blooming, sestetto di Hwang-Long Pan, nasce come commissione del direttore del Chai Found Music Workshop in Taiwan ed è incentrato sul tema dei fiori. Il compositore spiega di avere colto la commissione come «un’opportunità per guardare indietro e documentare un […] hobby di lunga data relativo alla coltivazione di fiori e altre piante». Per far questo ha scelto tre fiori rappresentativi – amaryllis, epiphyllum e magnolia – quali principali oggetti narrativi, i quali corrispondono ai tre movimenti di cui si compone il lavoro. Il titolo Dialogue è quanto mai esplicativo dell’idea costitutiva della composizione di Hwang-Long Pan del 1991 in programma. Questi sestetti, infatti, rappresentano uno stimolo al dialogo tra la cultura tradizionale la civiltà moderna. Tale punto di partenza influenza profondamente la tecnica compositiva, ad esempio nella ricerca di elementi che il compositore definisce di “contrasto e unificazione” e individuati a vari livelli del linguaggio musicale. Diviso in cinque movimenti, quelli contrassegnati con il numero dispari sono dei brani indipendenti, laddove i numeri pari individuano dei contrappunti che assumono la funzione di intermezzi.
Mahakala di David Tsai è ispirata alla poesia Da Hei Tian Shen scritta dal poeta cinese Bai Xiaoxue. Il titolo del brano rimanda a quella che l’induismo considera l’incarnazione di Shiva, con sei braccia, che simboleggia la distruzione e la battaglia. La scrittura musicale rivela influenze dalla musica cinese, così come dalla world music. Secondo le intenzioni del compositore, la musica classica indiana è utilizzata per simboleggiare la fede in Mahakala diffusa in India, mentre alcuni materiali tradizionali come la canzone popolare Love Song under the Moon, legata al gruppo etnico cinese Bai, simboleggiano la fede in Mahakala in Cina. In tal senso, la fede in Mahakala diviene un tramite per strutturare un discorso musicale eterogeneo, che vive di influenze molteplici.
Phoenix Flower di Wang Lo-Lung prende spunto dalla figura della fenice e dal fiore tropicale che da essa prende il nome, che assume significati differenti in varie parti del mondo. In Oriente, la fenice è benedizione di buon auspicio, promessa di un amore virtuoso e immortale; in Occidente, è considerata un simbolo di rinascita a nuova vita dalle proprie ceneri. La composizione si concentra sugli elementi di continuità di questa leggenda, come l’immaginario romantico dell’uccello dalle grandi ali, ma anche sulle caratteristiche proprie di ciascuna tradizione. La musica è composta da cinque sottotitoli - Sky, Temptation, Wind Up, Red Flame e Rebirth, e riutilizza materiali musicali preesistenti, scelti per stimolare nell’ascoltatore l’evocazione di ricordi.
Condividi |
InformazioniSegui la diretta del concerto sul nostro canale YouTube Biografie
|