Collettivo SonicoMoto
Andrea Veneri compositore e performer
Luca Giacobbe compositore e percussionista
Chiara Marianetti coreografa
Elisa Quadrana, Elena Salierno danzatrici
Giovanni Tancredi ingegnere del suono
Marco Veneri, Valerio Ciaccia scenografie e costumi
Ilaria Iuozzo disegno luci
We can define rituals as symbolic techniques of making oneself at home in the world.(…) They turn the world into a reliable place. They are to time what a home is to space: they render time habitable.
Byung-Chul Han, The Disappearance of Rituals
Performance di danza, musica e live electronics, Buio Atroce esplora la tensione tra il vuoto della società iper-consumistica e individualista e la possibilità di ritrovare un senso di appartenenza e comunità attraverso la riscoperta della ritualità.
Buio Atroce è una performance che fonde danza contemporanea, musica elettronica e live electronics. Il “buio atroce” è l’incapacità dell’uomo di vedere oltre le sue azioni, di comprenderne le conseguenze, di tornare a dare valore ai suoi gesti, di abbandonare la sua vacua routine quotidiana.
L’opera esplora l’oscurità che crea la società iper-consumistica e iper-individualista, una società che si nutre del vuoto esistenziale che essa stessa genera.
La luce diventa quindi simbolo della promessa quotidiana di resistenza a questo vuoto. Essa è invocata da una preghiera che i corpi cantano attraverso i loro gesti, che abbandonano la sterilità della routine per ritrovare la sacralità del rituale.
Condividi