Nuova Consonanza presenta il progetto curato da Paolo Pachini e nato nell'ambito della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio di Trieste. I video, realizzati sulle composizioni per nastro solo di Luigi Nono, nascono con l'intenzione di esplorarne il processo creativo in ambito visivo, tenendo conto di tematiche, ispirazioni e atmosfere.
opera video collettiva realizzata da Paolo Pachini, Lorenzo Bosich, Massimo Capuzzo, Dana Bagioli, Enza De Rose, Angelica Faccani
su musiche di Luigi Nono
Omaggio a Emilio Vedova (musica 1960, video 2024, 4’45”)
Contrappunto dialettico alla mente (musica 1967-8, video 2024, 20’)
Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz (musica 1966, video 2024, 11’15”)
Musiche per Manzù (musica 1969, video 2024, 17’)
Für Paul Dessau (musica 1974, video 2024, 7’)
Produzione: Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio Tartini di Trieste
Omaggio a Emilio Vedova
Si introduce il tema delle mani, del loro incontro e dell’incontro con la superficie. La superficie pittorica soggetta a segni materici organici e astratti; la superficie virtuale della grafica generativa, razionale e geometrica. L’urto energetico tra le due.
Contrappunto dialettico alla mente
Segni di luce e segni di sofferenza, costrizione. Giovani che vagano, fuggono e sono sospesi in spazi chiusi. Il potere proietta strutture e memorie sui corpi. Persuasione e reclutamento, sacrificio in nome del potere economico. Le mani stracciano la retorica. L’edonismo mediatico come macchina dell’illusione e macchina di morte.
Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz
Ciò che non si può dimenticare e che non si può rappresentare. Le sue spoglie sublimate, la sua memoria fotografica come luogo del biasimo. “Mammona”, diavolo “dio” del denaro, idolo sui si proiettano le testimonianze, a svelare l’origine dei fatti, l’inconfessabile assassinio di una parte sull’altra parte dello stesso tutto. Il sinistro fantoccio della storia, sempre pronto a rinascere, sempre in agguato in noi. E ancora le mani, che si cercano, si amano, si difendono nella sofferenza.
Musica per Manzù
Il tempo fermo e leggero, ma sempre mutevole delle nuvole. Si è liberi, seppur nel ricordo del peso della terra. Evoluzioni circolari, apparizioni e sparizioni infinite: vera forma di cosa è la vita.
Noi siamo il naturale e l’artificiale assieme e forse le due nostre essenze potranno convivere, grazie all’abilità, all’assistersi delle mani. Lo stesso precario equilibrio può essere fertile pace o terribile guerra.
Für Paul Dessau
La memoria di una promessa si fonde col riflesso delle acque native di LN, dove i palazzi del potere divengono dolci onde. Una rivoluzione oggi dimenticata e tradita, ma che può rinascere e avverarsi d’improvviso, senza traumi, nella mente e nella vita dei giovani.
con il patrocinio della Fondazione Archivio Luigi Nono Onlus, in collaborazione con Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini di Trieste, Azienda Speciale Palaexpo - Il Mattatoio di Roma
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